The Things That No One Knows è un mockumentary che ho ideato, scritto e diretto. Nato dalla mia passione per il mistero, i luoghi abbandonati e le storie che sembrano sussurrate dai muri dimenticati, il progetto unisce il fascino inquietante del thriller con l’atmosfera decadente di un vecchio capanno, da me immaginato come il ritrovo della misteriosa “Setta dei poeti estinti” un omaggio ironico e affettuoso al mondo dei libri horror e al film L’attimo fuggente.

Mi sono occupata di tutto: ho messo insieme la troupe, scritto la sceneggiatura, curato la regia, scelto il cast, pensato alla scenografia e sono stata anche direttrice della fotografia, in quest’ultimo ruolo aiutata da mio fratello. È stato un lavoro intenso, che mi ha davvero messa alla prova, ma anche una delle esperienze più belle e formative che abbia mai vissuto.
Mi ha fatto innamorare ancora di più di questo mestiere, al punto da volerlo approfondire all’università.
Quando ci ripenso, mi emoziono ancora, per i momenti difficili, per quelli divertenti, e per tutto ciò che abbiamo costruito insieme al cast e alla troupe, scena dopo scena.

Sinossi: Una troupe si reca in un capanno abbandonato, un tempo ritrovo della misteriosa “Setta dei poeti estinti”, per girare un documentario su presunte presenze paranormali. Ma tra rumori inspiegabili e atmosfere sempre più tese, la realtà supera la leggenda… e una telecamera dimenticata continua a registrare ciò che nessuno avrebbe dovuto vedere.